Premiato all’European Film Awards 2018, come miglior scenografo europeo (Andrey Ponkratov), il film del 2018 Summer, (“Leto” in russo) diretto da Kirill Serebrennikov, descrive una Leningrado, primi Anni Ottanta, che vuole aprirsi al mondo occidentale e che abbraccia sempre più le sue sonorità rock, anche se la vita non è facile per chi deve sottostare alle leggi del proibizionismo….
L’incontro tra Viktor e Mike dopo un concerto di quest’ultimo, sfocia in una collaborazione che porta, successivamente, alla nascita de I KINO (in russo: Кино) gruppo rock sovietico capitanato da Viktor Coj. Una tra le band più influenti e importanti della scena rock russa degli anni ottanta. Mentre Mike è già noto come cantante in stile brit/garage rock dei Zoopark , Viktor è più improntato per uno stile post-punk…
review
Escludendo quella che è la trama completa ed esaustiva, che potrete trovare ovunque, mi soffermerei sul perché dovreste vedere questo film, se non lo avete ancora fatto… Non ti annoia! Punto primo.
Se sei un amante della musica, o se sei un artista che cerca di farsi conoscere, questo è il secondo punto. Se ti piace il bianco e nero, allora non c’è bisogno che continui con le motivazioni….
Il film scorre tra intrecci amorosi e sogni ad occhi aperti; sogni che spesso facciamo quando ci troviamo di fronte a situazioni in cui vorresti che andasse in un modo, mentre nella realtà le cose sono completamente diverse. Un modo di vedere le cose illusorio, in un periodo dove ai live si sta composti e seduti (un po’ come accade ancora oggi in nazioni come il Giappone), dove vorresti solo alzarti e scatenarti scuotendo i capelli al vento, invece di battere le mani tutti a tempo come dei burattini. Una visuale, in diverse situazioni, che vorrebbe anticipare i tempi ma può farlo solo in piccoli scantinati o appartamenti adibiti a club dove si è liberi di esprimersi, anche osando oltre….
A certi tratti sembra di essere in un musical, in altri, come se fossimo all’interno di un enorme videoclip con tanto di brano da cantare stile “Lyric” .
Il film piace proprio per la sua colonna sonora con continui riferimenti, oltre alle band locali, ai T. Rex, Iggye Pop, Talking Heads, The Velvet Underground e soprattutto David Bowie. Proprio del Duca Bianco, una affascinante “All the Young Dudes” reinterpretata da una sorprendente formazione russa in forte ascesa, ovvero gli Shortparis, band, oserei dire, simile alle Savages (in chiave maschile) con marcato accento synth pop/experimental, dei quali vi consiglio caldamente…
soundtrack completa qui → Youtube.com
01. (You’re A) Scum – Zveri
02. Broken Hearted Blues (Acoustic & Bass Demo) – T. Rex
03. Summer – Zveri
04. Sundown – Zveri
05. My Friends (Are Marchin’ Their Life Away) – Zveri, Petr Pogodaev, Philipp Avdeev
06. Deadbeat – Zveri, Petr Pogodaev, Philipp Avdeev
07. The Night Time – Zveri
08. Psycho Killer (Talking Heads Cover) – Alexander Gorchilin, GSh
09. Junior High Babe – Zveri , Petr Pogodaev
10. I’m Waiting for the Man – The Velvet Underground
11. Passenger (Iggy Pop Cover) – Anton Sevidov
12. Rock ‘N’ Roll Star – Zveri
13. The Beatnik – Zveri, Petr Pogodaev
14. In the Backyard of Rock Club – Zveri
15. Perfect Day (Lou Reed Cover) – Elena Koreneva, Anton Sevidov
16. Ashes to Ashes – David Bowie
17. The Mood I’m In – Petr Pogodaev, Zveri
18. The Return – Zveri
19. Plenty of Time (And out of Dough) – Petr Pogodaev, Zveri
20. Kitchen Scene – Petr Pogodaev, Zveri
21. Completely – Alexander Gorchilin, Zveri
22. All the Young Dudes (David Bowie Cover) – Shortparis
23. Six a.M – Petr Pogodaev, Zveri
24. The Tree – Petr Pogodaev, Zveri , Petr Tishkov
25. Summer Will Be over Soon – End Titles – Kino
26. Bonus Track: L’été (feat. Jenia Lubich) – Zveri
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