Mercoledì 26 novembre 2014 al Rock’N’Roll di Milano, si è svolta la – Death Night –
Evento organizzato da Strane Officine, non nuova nel promuovere live contest e serate rockeggianti… e molto altro!
Tre formazioni che si sfiorano attraverso accordi e riff, ma in sostanza non dello stesso genere.
I primi ad esibirsi sono i THE WHITE CROW. I “ragazzi”, li apostrofo così perchè siamo coetanei, oltre ad alzare la media delle serata hanno subito iniziato a ruggire per far capire che il metal…è roba seria! Si sono formati nell’agosto del 2013 ma sono dei veterani del palco. Due quarti provengono dai Sand Of Time(Alberto”Tucci” e Teo) e l’altra metà dagli Eterea(Marco “Pretorian” e Renato). I corvi bianchi propongono un classico e mai stancante power speed metal ed una volta entrati nella spirale non si può non fare headbanging. Il gruppo è a lavoro per la realizzazione del loro primo EP e siamo sicuri che sarà un lavoro potente… e atteso!
Foto su Flikcr
E’ la volta dei WAVES OF MADNESS. Nascono nel 2011, sono giovani ed ambiziosi per via dei molti contest a cui hanno partecipato. A loro detta(scherzosamente)non sanno bene cosa propongono se più Post, Prog, o Death Metal. Da quello che ho sentito direi più che li toccano tutti questi generi e con grande disinvoltura, segno, come detto sopra, che possono spaziare in diversi ambiti e competere dicendo la loro. Il cantante Eugene Yu ha esordito dicendo che era febbricitante e con il mal di gola ma…non lo ha dato a vedere.
Si sente che hanno diverse influenze e questo li favorisce per progetti futuri. Continuate così.
Per ultimi, ma non tali per il fatto di essere headliner, una bella proposta differente dalle precedenti. L’età dei componenti si equivale con la band di prima, loro si chiamano LIGHTS IN THE DISTANCE.
Devo dire molto interessanti! Si sono formati nel 2011 ma non per questo privi di ritmo e vena musicale, tutt’altro.
L’idea della vocalist femminile, anch’essa musicista, li avvicina molto a quelle mire internazionali, ma non per la lineup in se, ma per il sound che si calibra bene alla voce di Margherita e quel senso di orizzonti non così lontani ed inarrivabili che ho intravisto negli occhi della frontwoman mentre si esibiva in armonia con il resto della band. Ottimi!
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Fortunatamente gli orari vengono rispettati e le performance dei tre gruppi scorrono senza intoppi, questo dovuto al buon lavoro dei fonici del Rock’N’Roll che a loro e al locale stesso vanno i ringraziamenti per lo svolgimento della serata. Il merito è sicuramente dell’organizzazione dell’evento stesso a cura, ricordiamo, di Strane Officine, ma non tralasciamo la cosa più importante, coloro che s’impegnano a regalarci canzoni e musica di casa nostra, sto parlando delle band stesse. Bravi!
Anche questa volta ho visto varie fasi di rock senza l’ossessione di essere musicalmente in sintonia tra di loro. A mio avviso la cosa non dispiace perchè ti lascia il tempo di capire a quale band immedesimarsi di più, oppure, se proprio non dovessimo trovare il Santo Graal, ascoltarci della buona musica.
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…al prossimo live
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