SCAR THE MARTYR
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Da circa un mese non si riesce a capire cosa sia successo tra Joey Jordison e gli Slipknot.
Almeno, io non ce l’ho fatta.
A dicembre gli Slipknot escono sul loro sito con un comunicato dove annunciano che “con grande dolore, loro e Joey Jordison prenderanno strade diverse” e i soliti “noi tutti auguriamo a Joey il meglio per il suo futuro” e blablabla e che a tempo debito, pur capendo lo sconforto dei fan, il mistero verrà svelato.
Da parte sua il buon Joey, dopo quasi un mese, scrive sulla sua pagina facebook che non ha lasciato il gruppo. Spiega che per lui da 18 anni a questa parte gli Slipknot sono la sua vita e che questa notizia l’ha sorpreso e scioccato quanto i suoi stessi fan.
Ma in questo momento non può spiegare le ragioni di tutto questo casino.
Mi sembrano due pettegole che parlando con una terza, non vedono l’ora di svelarle un terribile segreto, ma nessuna delle due vuole compromettersi.
Spero solo che non sia una trovata per creare un po’ di attenzione attorno ad una band ferma ormai da troppo tempo: gli Slipknot non pubblicano un album dal lontano 2008 (All Hope is Gone – mh, chiaroveggenza?)
In tutto ciò, Joey Jordison ha fatto mille altre cose, tra cui suonare la chitarra nei Murderdolls, fare da turnista per gente come Korn, Rob Zombie e Metallica ed infine, ad ottobre 2013, rilasciare un disco con il suo nuovo progetto, Scar the Martyr.
Quindi, finchè non arriverà il day of doom, ascoltiamo un po’ di buona musica.
“Soul Disintegration”
Soul Disintegration è la canzone perfetta, c’è tutto: una intro melodica, chitarre potenti senza disturbare troppo, un cantato pulito, una bella ritmica, assolino di chitarra verso la fine e parte in screaming…
Potrebbe passare persino su alcune radio, “più morbide”, senza causare troppi turbamenti.
Inizialmente non mi convinceva la voce. Poi mi sono detta che questa era un’altra roba, non dovevo pensare necessariamente a Corey Taylor che sputa i polmoni.
Ed ho fatto pace con Henry Derek Bonner, lo sconosciutissimo cantante che è stato suggerito a Joey da Tom dei Gorguts. Con lui, dei musicisti di altissimo livello: alle chitarre troviamo il mitico Jed Simon (Strapping Young Lad) e Kris Norris (Darkest Hour) mentre al basso Kyle Konkiel. In studio le tastiere sono state registrate da Chris Vrenna (Nine Inch Nails) mentre le parti di basso, chitarra ritmica e naturalmente batteria e percussioni dallo stesso Joey Jordison.
Di ben altra pasta è fatto il secondo singolo tratto dal disco, Blood Host.
Bellissimo pezzo. Vai con l’headbanging!
“Blood Host”
Se siete curiosi quanto lo sono stata io, la chitarra che usa Kris Norris nel video è una Schecter Guitar Research Hellraiser C-8.
Molto belle anche le immagini con le quali man mano sono state presentate le canzoni sulla pagina facebook del gruppo (che sospetto facciano parte del booklet del cd).
Potete ascoltare il disco , dal titolo omonimo, qui
E speriamo di vederli presto dal vivo anche qua in Italia.
Buon ascolto (vi avviso, l’intro è un po’ inquietante…)
Contatti:
Sito Ufficiale
Twitter @JoeyJordisonFS
Twitter @ScarTheMartyr
Facebook
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Elisa
See you sooooooon
[whohit]SCAR THE MARTYR[/whohit]
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