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AyahuascA
release
“Saturnia”
out on June 30th 2021 


Saturnia è il primo singolo tratto dal secondo album degli AyahuascA, in fase conclusiva di lavorazione, a seguire l’esordio Naad del 2019. Il testo si configura come una riflessione spontanea sull’argomento allegorico della Verità svelata dal Tempo, traendo suggestioni dalla vasta cultura figurativa che lo supporta. Il motivo del Tempo (un uomo anziano con una clessidra) che svela la Verità (visualizzata come una creatura alata che si guarda in uno specchio) sancisce una vittoria di quest’ultima sull’Inganno o sulla Frode, schiacciandola con il suo peso e favorendo così il trionfo della divina Felicitas. Gli AyahuascA sono una band di Parma che unisce la psichedelia degli anni 60 e 70 (Jefferson Airplane, Jimi Hendrix, Grateful Dead) alla psichedelia moderna (All Them Witches, King Gizzard & The Lizard Wizard, The Black Angels). I loro pezzi raccontano sogni lisergici e paure ancestrali legate alle profondità del subconscio, proiettando l’ascoltatore in un viaggio tra luci e ombre della psiche umana, dove i confini del  dualismo nella quale viviamo si fanno più sottili, per lasciare campo a un nuovo modo di percepire se stessi e il mondo, a tratti tremendo e destrutturante, allo stesso tempo afrodisiaco ed estatico. Prendendo ispirazione da vicende personali e dalla letteratura sui rituali compiuti da alcune tribù indigene dell’Amazzonia con l’Ayahuasca, la band passa da heavy riff granitici a suite avvolte nei reverberi e nelle eco di uno spazio infinito.


“Saturnia”
AyahuascA
[June 30, 2021]
Base: ParmaItaly
Genre: Heavy Psych, Lo Fi, Stoner
Press: Digipur

Saturnia anticipa la Compilation Rock’n’Roll Summer Camp Volume 2, in uscita il 24 settembre 2021 per
Retro Vox Records
. Brano registrato all’Elfo Recording Studio di Piacenza nel maggio 2019, ovviamente durante le giornate del festival. Il video è stato realizzato a settembre 2020 dal videomaker Andrea Alberici, in piena pandemia, quando le strade erano deserte e muoversi in auto era ideale.

Nel pieno delle limitazioni imposte, per ‘esorcizzare’ il momento, abbiamo deciso di mettere in scena una sorta di tributo al concetto di limite, di privazione. Saturno è legato simbolicamente a questi temi, così abbiamo pensato di creare un personaggio, Vito Rauscedo, e di immergerlo in un mondo distopico dove cinque loschi mandatari di Saturno si prendono gioco di lui, fino a mandarlo fuori di testa“.


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