MASUA
release
“Rumore di Sogni”
out on January 23rd 2021
Claudio Passiu – voce, batteria
Davide Gangemi – chitarre
Alberto Zucchelli – basso
“Rumore di Sogni”
MASUA
[January 23rd 2021]
Genre:
Rock
Base:
Italy
Due chiacchiere con Claudio dei MASUA
Ciao Claudio, o Masua? Benvenuto su di ALLternative!
Ciao a tutti, e grazie dell’accoglienza!
Claudio va’ benissimo, Masua è il nome del progetto musicale.
Cosa vuol dire MASUA?
E’ un angolo del sud-ovest Sardegna che amo.
Sei sardo Claudio?
Le mie origini sì, della provincia di Cagliari.
Questo tuo primo Ep suona un pò mediterraneo. Quali sono le tue influenze musicali?
In effetti credo che le basi dei Masua si fondano un pò con la tradizione della musica italiana. Questo aspetto posso dire che accomuna tutti e tre: sì perché senza Davide alla chitarra e Alberto al basso questo progetto non so se sarebbe nato o andato avanti. Poi, io sono un pò più punk, Gange più metal e Zuck direi pop… ed eccoci qui, ancora vivi nonostante le discussioni pre&post-rec!!! (ride)
Quali sono i cantanti che stimi di più?
Tra i tanti mi piace un sacco Jacoby Shaddix dei Papa Roach, Adam Gontier ex Three Days Grace, e Bono degli U2.
Tu oltre a cantare suoni anche la batteria nel tuo progetto. Come nascono i brani?
All’inizio nascevano dal piano, ora solo dalla chitarra. Ma la batteria ha un grande ruolo nell’arrangiamento, soprattutto all’inizio per far capire meglio ai miei compagni qual’è il tiro che voglio dare al brano. Essenzialmente io scrivo le melodie vocali, i testi e creo quella che secondo me dev’essere la struttura del brano; poi il Gange mette giù le chitarre e con Zuck al basso rivediamo il tutto insieme. Sono assolutamente essenziali perché la parte strumentale è la loro.
Cos’è che porta a scrivere un brano?
E’ un bisogno, spesso un malessere, ma tirandolo fuori si sta un pò meglio!
Cosa ci puoi dire dei brani di questo Ep?
Che ricordo esattamente i momenti in cui li ho scritti. Come dicevo prima, momenti un pò difficili, nostalgie, rabbia… ma poi Tutto Cambia!
Tutto Cambia è un brano acustico inserito alla fine di tre pezzi abbastanza “tirati”. Era questo il risultato che volevi ottenere?
Un regista che amo molto, Ingmar Bergam, alla fine dei suoi film lascia sempre uno spiraglio di luce. Per fortuna quello spiraglio è uscito anche a me e non poteva che essere in acustico. Grande lavoro nell’arrangiamento del Gange, che con la sua chitarra tra l’altro mi ha dato spunto per modificare le melodie iniziali.
…e Dentro di me?
E’ il pezzo da cui è nato tutto. Un singolo di almeno due anni fa. Suonavo in un’altra band come batterista, ma avevo bisogno di avere qualcosa di mio. Doveva essere solo un episodio, per fortuna non è stato così. A me quel pezzo piace molto: è forse un po’ immaturo, ma sincero e arrabbiato come piace a me! Non centrava nulla però inserirlo nell’Ep, suona molto diverso.
Cosa vuol dire essere musica indipendente?
Che non hai nessuno che ti dice: “guarda che qui funziona più così” oppure “guarda che ora devi suonare questo”; è tutto tuo, e questo è bellissimo, ma sei anche tanto tanto solo..
Di solito non facciamo paragoni o citiamo altre band, ma visto il mood del momento, inerente al fenomeno Måneskin, secondo te il rock è rinato grazie a loro?
Personalmente non credo che questo fenomeno possa far appassionare i più giovani al Rock. Per me è solo un prodotto mainstream con qualche santo in paradiso! (ride)
Grazie Claudio, buona fortuna ai Masua e al loro Rumore di Sogni!
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… “Rabbia”
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