Paolo Martella
Uno dei miei sogni fu esaudito da un caro amico chitarrista, che sapendo della mia passione per la musica del Martella, mi disse di prendere i miei cd e di andare con lui in sala prove che me lo avrebbe fatto conoscere. E’ stato bello ma dire chi fosse più imbarazzato dei due è una dura lotta. Si perché il buon Paolo, alias “il Martella” alias “The Hammer”, oltre ad essere un ottimo paroliere è un ragazzo umile, l’amico che beve una birra con te e poi si butta sul palco per regalarci una performance da leoni. Questo suo fare, lo rende tutt’ora, uno dei più amati e apprezzati rockers del circuito underground milanese.
Dopo gli esordi con i Quartiere Latino, una collaborazione al Fetival di San Remo del 1995, Paolo si dedicò alla carriera da solista pubblicando il primo album Dove mi hai portato? nel 1997. Dieci pezzi che parlano della sua vita e delle sue esperienze. L’Angelo e Onde radio amiche (veri pezzi d’autore) diventano subito hit, così da partecipare a diversi programmi musicali, televisivi e radiofonici.
“L’Angelo”
All’interno dell’album, oltre alle canzoni citate e viste, si fanno notare: Dove mi hai portato, prima traccia, Dominami, bella e passionale, Nel nome di chi?, forte e arrabbiata (tra i miei pezzi preferiti), F.S.C., canzone dagli alti toni, Niente che non va, Sentimi come ti sento io I e II e Invisibile, splendido pezzo conclusivo del cd, che man mano, arrivando alla fine, riassume per intero l’essenza dell’album stesso. Un capolavoro da collezione!
Nel 1999 esce Più Simile a Me, secondo lavoro composto da undici brani. I testi si amalgamano perfettamente al rock moderno e alternativo che il Martella sa proporre. Le tracce: Più simile a me, per quelli che fanno “parte già di un’altra dimensione”, Appeso a un filo, Un pensiero di meno, Anni Luce, sognante e dolce con buona dose di chitarra, Tutto inutile, brano che continuo a cantare a squarciagola ancora adesso, Parlo di te, Al di là, G.A.V. (Giorni ad assetto variabile), Acque profonde navigabili, Oggi è un bel giorno per ricominciare, canzone per riflettere sulle “1000 possibilità”…di trovar soluzioni..e Il limite (Almost best friend).
“Tutto inutile”
“..anche se chiudi la porta non basta chiuuudersi fuooori se..nessuno dimenticaaa..”
Paolo prende un lungo periodo sabbatico e si dedica ad altri progetti, quello più duraturo, dal 2001, con la surf rock band Jenny Piccalo, dove pubblica un Ep + Dvd ma mai (purtroppo) un full-lenght completo e la cover band degli Stone Temple Pilot Lounge Fly.
Nel 2013 torna come solista come “Paolo Martella” esibendosi in diversi locali del milanese riproponendo alcuni dei suoi celebri lavori e qualche novità. La formazione è sempre la stessa ed anche la voglia di riprendere in mano il progetto da lungo tempo ibernato.
E’ il caso di dire Paolo is Back?? Speriamo di si!
Abbiamo concluso questo giro introduttivo sull’artista “Paolo Martella”, nonché buon amico che ha regalato splendide canzoni e belle serate all’insegna del buon rock made in Italy!
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