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Ogni paura, ogni certezza” 
Il nuovo singolo dei Votto fra rabbia e accettazione


Ogni paura, ogni certezza è il nuovo singolo dei Votto, band piacentina fautrice di uno screamo melodico denso e aggressivo, il brano si presenta come una sfuriata dolente per poi gradualmente addolcirsi in un abbraccio corale, commosso e nervoso.
Con questa canzone la band introduce uno dei due concetti cardine del loro nuovo disco, “La perdita”, una mancanza già ponderata e realizzata anche se ancora da metabolizzare completamente. Un sentimento mutevole ma costante che perdura nella nostra quotidianità, quasi un abitudine consapevole non più destabilizzante ma sempre ingombrante.
Il singolo Ogni paura, ogni certezza è estratto da “Quindi Noi Sbagliando Facemmo Giusto”, il loro nuovo disco in uscita il 25 giugno stampato in tape in due edizioni limitate: l’edizione estera sarà prodotta dalla label statunitense We’re Trying Records in collaborazione con Desperate Infant Records (Hong Kong) e È un brutto posto dove vivere (IT) mentre l’edizione italiana sarà prodotta da Non ti seguo Records per la collana Tigersuit Tape.


I dettagli sulla nascita della band sono incerti e confusi, arrivati da diverse province si incontrano a Piacenza nel 2018 (forse). Per una collezione di ragioni e cause decidono di suonare insieme, ma è davvero una lunga storia: un sacco di cose successe prima, dopo e durante. Basta sapere che suonano, si divertono e urlano insieme – in breve, fanno emo.
I Votto sono Daniele (chitarra e cori), Francesco (basso, voce e urla), Matteo (chitarra e cori) e Samuele (batteria e cori), l’11 settembre 2020 esce Panbauletto, il loro primo EP autoprodotto, registrato tra due sale di legno, vecchi fan dei Beatles al bar e mense chiuse. 
Influenze: Fine Before You Came, Raein, Ojne, Riviera

"Quindi Noi Sbagliando Facemmo Giusto"

Votto
[June 25, 2021]
Genre:
emo, punk, indie rock
Base:  Piacenza, Italy
Press: 
DELTA – Ramificazioni Culturali


Quindi Noi Sbagliando Facemmo Giusto è il nuovo disco dei Votto. Si tratta di un disco politico nel senso più etico del termine, una narrazione che lega i concetti di perdita e di attesa, un lutto senza rassegnazione e una fiducia incrollabile nella ciclicità della vita e nei suoi moti di rivoluzione.

Per i Votto la perdita non è mai definitiva, il tempo non è mai immobile, e sicuramente queste pressioni sono state accentuate dal momento storico che viviamo, rinunciando a persone, progetti e rimandando tutto a data da destinarsi. Ma indipendentemente dal periodo entra in scena anche la questione anagrafica: il futuro non è più qualcosa di lontano e la soglia dei trent’anni obbliga chiunque a venire a patti con se stesso, essere produttivo senza perdersi, prevalere in una società che non concede seconde chance, vivere e sopravvivere senza rimorsi.

Il disco si apre con le parole di Nello Vegezzi (1929-1993), artista poliedrico (poeta, pittore e scultore) e attivista politico militante nel PCD (Partito Comunista D’Italia), personaggio dall’incorruttibile animo rivoluzionario, fra i meno noti grandi outsider del ‘900. Nella sue parole, che danno anche il nome al disco, ritroviamo un senso romantico di rivoluzione, fallita ma mai arresa, un’irrequietezza ragionata, quasi intellettuale, soltanto all’apparenza domabile. A unirli è anche il luogo di nascita e così Piacenza, la loro comune città d’origine, si carica di un immaginario di frontiera: una città affacciata su di un fiume che divide due regioni, non una meta ma un luogo di passaggio dai confini frastagliati e dalle influenze non canoniche.


Prodotto da:
We’re Trying Records (USA)
Non ti seguo Records (IT)
Desperate Infant Records (Hong Kong)
ÈUBPDV È un brutto posto dove vivere (IT) 


Credits: Testi e musica di Votto – Registrato e mixato da Ric Demarosi ai Giardini Sonori
(PC) – Master di Giovanni Versari – Artwork di Rodrigo “Almanegra” Serna


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Press: mirco@deltapr.it


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