LIMONOV
Fuori ora il nuovo singolo “Nouvelle Vague”
I Limonov sono assolutamente contestualizzati nel presente. Guardano con interesse le dinamiche schizofreniche del mondo senza tirarsi indietro. Se fanno un passo di lato è solo per avere una visione più ampia delle cose e osservarle con più tranquillità. Quindi non stupiamoci se a poche settimane dal 2022 sentiamo parlare di Nouvelle Vague. E soprattutto non pensiamo a un’operazione vintage quando synth e chitarre elettriche e rullate sui tom ci riportano alle orecchie echi di Joy Division.
I Limonov sono questo.
Tre ragazzi assolutamente immersi nel presente decisi a fare le cose a modo loro. Con gli strumenti tradizionali di un certo rock (e grazie al supporto di Luca Urbani e Cristian Oberti) suonano in presa diretta i loro singoli, senza scorciatoie in sede di post-produzione, e ci urlano in faccia che essere quasi nel 2022 non significa non dover fare i conti con il nostro passato. Questa canzone, prendendo ispirazione dalla celebre scena di “Baci rubati” di Truffaut, è un rabbioso monologo sull’amore ai tempi degli algoritmi e dei social. Per definizione: “La Nouvelle Vague è il primo movimento cinematografico a testimoniare in tempo reale l’immediatezza del divenire”. E per associazione mentale, visto che di musica stiamo parlando, viene impossibile non pensare anche alla New Wave e al mondo che questa “etichetta” porta con sé. Facciamo i conti con noi stessi e il nostro tempo, “che voglie abbiamo per la Nouvelle Vague”?
“Nouvelle Vague”
LIMONOV
[October 25, 2021]
Genre:
art rock, new wave
Base: Italy
Label / Booking / Press:
Gelo Dischi / Believe / Costello’s Press
Nella scena più famosa di “Baci rubati” di François Truffaut, Antoine Doinel è inquadrato in primo piano di fronte allo specchio mentre recita in maniera ossessiva il proprio nome alternato a quello delle ragazze che ama, Christine Darbon e Fabienne Tabard. “Nouvelle Vague” rivisita quei momenti del film, immaginando un monologo rabbioso del protagonista sull’amore ai tempi degli algoritmi.
Crediti
Testi: Pietro Lafiandra
Musica: Andrea Rossini, Samuele Sala
Produzione: Luca Urbani
Registrato al Frequenze Studio da Davide Secondelli
Mix e master: Matteo Agosti al Risorta Studio
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