JULIEN
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ma… una combine di generi che possono coesistere senza stonare è possibile? Beh, da quel che sentiamo… si! L’idea di usare l’elettronica ti permette di poter inserirti in molti contesti/location, da quelli rock a quelli, appunto, synth electro… e la band di oggi ha questa caratteristica.
Con noi oggi i JULIEN…
bio |
I Julien sono un duo rock elettronico composto da Matteo Senese (voce, chitarra, synth) e Paolo Diana (batteria acustica, batteria elettronica). Il progetto propone brani originali che uniscono rock, stoner e psichedelia alla più recente musica elettronica. Il risultato è un rock con influenze che variano dalla dubstep alla disco/dance. Il gruppo in attività dal 2009 ha vissuto e suonato fra Roma e Seattle (USA). Due dischi autoprodotti all’attivo: “Julien” (Roma 2009) e “Seattle Calling” (Sessione live, Seattle 2011). Due brani (Dejavu e West Seattle Night) compaiono nella seconda edizione della compilation de “il sottosuono”, rivista indipendente romana. Nel 2012 prende vita un progetto parallelo, “Julien Trippin Project” che consiste in brani esclusivamente elettronici, dalla minimal lounge alla drum n’ bass.
Nell’estate 2013 il gruppo ha registrato a Seattle la sessione acustica “Of Crimson Joy” per “Stalker23” un’associazione di produzione e promozione musicale locale.
Nel marzo 2016 esce un nuovo EP di quattro brani dal titolo “Electro Stoner”. Per la promozione live presentano uno spettacolo con Video mapping e Video proiezioni insieme a Emanuele Poletti (fonico e tecnico luci), che ha realizzato diverse esibizioni teatrali e collaborato con lo spettacolo Metrion.
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Electro Stoner |
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Già attivi con due lavori precedenti alle spalle come l’esordiente Julien dove spiccano “Tutta Un Brivido“, “É Troppo Tempo” e la bella “É Troppo Tempo“. Segue Seattle Calling in cui “Just A Bet” , “Dejavu” e “West Seattle Night” si impongono sulle altre. Una nota in più per “Weird” e “É Un Paese Per Vecchi” che ci regalano anche momenti wave anni ’80.
I Julien si vestono di un rock sperimentale con forti venature stoner, non a caso l’ultimo album si intitola Electro Stoner, dove, fin da subito, notiamo questa caratteristica nella prima traccia “Medusa” e nella ritmata “Marv and Glodie” – “Mr.Blake” e “Bullshit Man” proseguono e terminano questo nuovo EP con la consapevolezza che la band ha nettamente marcato il territorio con il suo genere. Come con altre formazioni blasonatissime quali AC/DC, Rolling Stones etc… quando ascolti un nuovo lavoro pensi, “sarà come quello precedente? ” ma poi, ascoltandolo bene, ti rendi conto che i testi e le storie al loro interno sono diversi… Rispetto alle super band citate poc’anzi, i Julien si evolvono, dapprima con un cantato in italiano (per un primo lavoro grezzo ed affascinante) arrivando a limare gli spigoli perfezionandosi anche con la lingua inglese con quest’ultimo Electro Stoner.
Dunque, diamo fiducia a questo duo intraprendente ricordandovi che solo i pionieri hanno fatto grande la storia con il loro “osare”… indi… buon ascolto!
ci salutiamo con questo video mapping dei loro show… alla prossima
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