Hybrid Circle

“A Matter of Faith”

[30/06/2014]

electronic / metal / metalcore / djent / progressive

about

Spesso mi fermo a contemplare il nuovo panorama musicale e stento a credere al numero spropositato di band che Before-Historyesiste tutt’ora.
Senza dover per forza uscire dal territorio italiano per trovare qualcosa di nuovo, scopro con piacere che ciò che cerco ce l’ho in casa!
Dall’Abruzzo che conta e da una città che conosco bene, Lanciano(CH), troviamo gli HYBRID CIRCLE.

 Nati nel 2010, ma già con le idee chiare, gli HYBRID CIRCLE non perdono tempo e dopo un paio d’anni debuttano con Before History, solido lavoro che li pone in piena mostra sulla SCIENCE FICTION EP (2013)scena Europea ed Extra-Europea portandoli in tour dal Belgio fino alla Russia. Tra le tante canzoni, da segnalare Plan CyberVAC e Project Bait per la loro forza in puro stile post prog. Nel 2013 esce l’EP Science Fiction

Sempre in movimento i ragazzi di Lanciano sfornano il nuovo full-lenght dal titolo A MATTER OF FAITH

 

“A Matter of Faith”

12 tracce adrenaliniche che vedono un’evoluzione in fase di tecnica e di lirica.
In evidenza l’opening Son of Galileo, che già fa capire cosa aspettarsi da questo nuovo lavoro, ma anche The Impossible(molto energica), Age of rationality(futuristica), The parallax, Headup(la cover dei Deftones)…

 

Il risultato è molto interessante e competitivo soprattutto per i testi scritti in inglese. Gli Hybrid Circle hanno capito perfettamente quale strada percorrere! 😉

interview

Ora facciamo due chiacchiere con Simone Di Cicco (chitarra e seconda voce)

Allternative = Com’è nato il progetto Hybrid Circle?

HC-Simone = Questo progetto è nato dalle ceneri di una line-up precedente nel 2010. Inizialmento abbiamo cominciato suonando e sperimentando con il Death metal, ma gia da allora la nostra vera vocazione era quella del Prog e dell’Elettronica, quindi abbiamo deciso di cominciare a mettere la prima pietra per il lungo viaggio della nostra contaminazione già da Before History. Devo dire, invece, che per i testi è stato tutto molto chiaro fin da subito: Fantascienza. Questi ci hanno aiutato molto nel cercare il nostro stile musicale e ci aiutano tuttora a rafforzare la nostra definizione musicale. Hybrid Circle è un progetto molto dinamico, fatto di persone dinamiche sempre pronte ad esplorare cose nuove e sempre alla ricerca dell’equilibrio perfetto nella musica.

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Allternative =Dopo l’uscita di Before History avete avuto un buon feedback soprattutto all’estero, come avete reagito quando vi hanno detto che avreste fatto un tour fuori Italia?

HC-Simone = Si, Before History è stato sicuramente un ottimo esordio, certamente è stato un po acerbo, ma le potenzialità si vedevano gia tutte. Ho un bel aneddoto sui tour degli Hybrid Circle: avevamo da poco firmato con la nostra ex-label Buil2Kill/Nadir Music (quella di Mr. Trevor dei Sadist, per intenderci) ed una sera eravamo tutti riuniti. Tra un discorso ed un altro esce proprio quello dei tour, quindi comiciamo a fantasticare sull’argomento e, ironia della sorte, pochi minuti dopo una chiamata ci annuncia il tour in Est Europa. La reazione è stata euforica, eravamo tutti molto contenti! Finalmente si cominciava a fare sul serio.

 

Allternative = Conclusioni post-tour?

HC-Simone = E’ stato un tour duro, ma alla fine lo sono tutti. La vita da tour è questione di attitudine, non si impara, ci si nasce e al massimo si migliora. Però posso dirti che ad ogni tour la vita ti cambia e una volta che lo provi non ne puoi più fare a meno.

 

Allternative = Cosa si devono aspettare i fan ai vostri live?

HC-Simone = I nostri live sono una festa per tutti, per chi si vuole divertire e per chi è venuto a sentire dei musicisti suonare bene. Prepariamo sempre molto in dettaglio i nostri show, spendiamo tantissimo tempo in sala prove nel tentativo di simulare realmente una situazione live. Certo, non programmiamo tutto altrimenti che gusto c’è, ma i punti di riferimento in uno show sono necessari sia per noi che per il pubblico. Non siamo fan delle cose fatte a caso.

 

Allternative = Nel 2013 esce l’EP Science Fiction, e nel 2014 A MATTER OF FAITH, cos’hanno in comune i due prodotti?

HC-Simone = L’idea di A MATTER OF FAITH è proprio partita dall’EP Science Fiction, infatti tutti i pezzi dell’EP, che sono Eternity, Science Fiction, The Parallax, Digi-Christ, sono presenti nel nuovo disco. In poche parole : l’EP Science Fiction è stato l’embrione, il primo segno di vita di A MATTER OF FAITH. Tra l’altro pensa che siamo anche andati un attimo in crisi con questo EP, perché ad un certo punto stavamo talmente tanto esplodendo di idee che non sapevamo come metterle insieme, ma alla fine, con tanto sacrificio e fede (appunto), siamo arrivati ad A MATTER OF FAITH

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Allternative = Ascoltando il nuovo A MATTER OF FAITH si percepiscono nuove sonorità, è una vostra caratteristica oppure è un adeguarsi ai continui cambiamenti musicali dei più giovani?

HC-Simone = E’ una nostra caratteristica fondamentale. Ogni volta che scriviamo musica tentiamo una nuova contaminazione, ma anche il “mercato” ha la sua parte, quindi una parte dell’occhio deve andare anche da quella parte, però posso assicurarti che la stragrande parte del nostro lavoro è semplice e pura ispirazione e voglia di evolvere sempre su nuovi panorami musicali.

 

Allternative = A parte il tour iniziale del lancio del disco, avete nuove date per questo 2015?

HC-Simone = Si abbiamo già alcune conferme, e per ora non in Italia. Penso che toccheremo paesi come Spagna, Beglio, Olanda, quindi la parte Nord-Ovest dell’Europa. Non è detto che non torneremo anche in Est-Europa, che è un territorio che ci ha lasciato molte emozioni. Comunque arriveranno delle news belle succose perché ci stiamo concentrando molto sul nostro booking. E’ importante per una band stare sempre in giro a suonare. Ci dispiace che per ora suonare in Italia rimanga solo un desiderio perché sfortunatamente, al momento, l’Italia è uno dei territori più difficili da battere.
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La lineUp è composta da: Antonio Di Campli(Vocals), Simone Di Cicco(Guitar/Backing vocals), Alessandro Mitelli(Guitar), Giuseppe Costantino(Keyboard/Samples), Matteo Mucci(Bass) e Vittorio Del Prete(Drums)
Per la cover si sono avvalsi della consulenza di Sam Hayles, graphic designer già noto per aver realizzato molte altre copertine.

E’ tutto, ma prima di salutarvi voglio ringraziare gli Hybrid Circle, in particolare Giuseppe e Simone per info ed intervista. Vi lascio con “Trial of Trust” che contiene le tre parti: Arrival On Titan, Colony of Salvation e The Giant Leap.

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by Ⓒlaudio

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