E come d’incanto On the Road again. Dopo una pausa dovuta a cause di forza maggiore eccomi qua, di nuovo a cercare di tenere alto il vessillo di quelli che non amano la musica banale o troppo “gné-gné.”.. ma che adorano la musica “cazzu cazzu, iu iu!!! [*cit]

A questo giro mi e’ capitato tra le orecchie un lavoro di un duo lombardo  ELECTROADDA , composto da Carlo Frigerio (batteria/synth) e Leonardo Ronchi (voce/chitarra/synth), che muove i suoi primi passi del 2004 in forma embrionale fino a venire definitivamente alla luce nel 2013…

 

… questo è il loro primo lavoro e si tratta di un EP che contiene 5 tracce. Prende il nome dalla Band che lo ha composto pic 02e contiene… siete pronti? Accendiamo i motori con “A BETTER LIFE“… note elettroniche rotanti ci accompagnano dall’inizio alla fine, in una sorta di loop che vanno a formare un tappeto sul quale il dinamico duo cammina per tutta la canzone; sento una forte influenza anni ’70 con venature psichedeliche che troveremo anche più in là. Cambiamo decisamente marcia con la successiva “STARGIRL”… dopo due note mi sono già cresciuti i basettoni e mi ritrovo scaraventato sulla ROUTE 66… un bel tiro Rock Blues Very Classic… ed in bocca mi rimane sempre un gusto molto ’70; una canzone molto basic, voce chitarra e batteria, non c’è neanche il basso, quasi da registrazione in presa diretta, come piace a me, perchè è così che si sente bene il sapore delle cose. Effettivamente, dopo una chiacchierata con Carlo (batterista del duo) questa scelta e’ stata spiegata in maniera molto semplice; “il progetto è nato in maniera molto naturale, come due amici che si divertono a suonare inseme, fino al giorno in cui si arriva al punto di avere abbastanza materiale che sarebbe un peccato non registrare nulla. Essendo il duo rimasto tale sin dalla sua formazione e non essendoci altri componenti, ne deriva la scelta di cover epregistrare in questo modo; laddove tra le varie tracce si senta un basso suonare, è sintetizzato. Nella successiva “RABBIT HILL” sento molto l’influenza dei Pink Floyd e ciò non guasta mai. Il ritmo sintetico all’inizio si trasforma in batteria sonante che ci introduce nella canzone più di atmosfera di tutto il disco… canzone molto evocativa con un bel refrain.. .pollice in su anche per questo brano. Le tracce 4 e 5 (TIRED INTRO e TIRED) vengono analizzate unitamente poiché una e’ l’intro dell’altra; diciamo che con queste ultime tracce chiudiamo il cerchio perchè partiamo con intro un po’ “Psico” e un po’ “delica” con spruzzate di Radiohead, troviamo l’atmostfera, la chitarra Blueseggiante (sulle strofe piu’ soft e sul ritornello piu’ cattivella) la voce e musica sempre appropriata ai pezzi senza orpelli ed arzigogoli eccessivi ed inutili. I ragazzi hanno gusto musicale e il loro lavoro ne è una prova. Devo dire che sono stato sorpreso dal lavoro proposto dagli ELETTROADDA sia per l’eterogeneità dei singoli brani, sia per l’omogeneità della proposta.. Vado ad esplicare… seppur ogni brano preso singolarmente suona diverso dall’altro, si trova sempre un filo conduttore che unisce il tutto che secondo me trova le sue radici nella decade che più ci ha dato a livello di proposte musicali ovvero gli anni 70 (qui Carlo conferma e sottoscrive). Le mie orecchie sono molto soddisfatte, e aspettano di ascoltare qualcosa di nuovo, magari un LP anziche’ un EP e vedere come se la cavano i baldi brianzoli sulla lunga distanza; per i momento ci gustiamo questo lavoro…

 

Mi raccomando..occhi ed orecchie bene aperti sui nostri ElectroAdda; aspettiamo di vedere cosa bolle in pentola, e se anche non dovessero cucinare niente di nuovo nei prossimi mesi, Vi invito ad assaggiare la loro musica, (qui) in una loro esibizione live, ma soprattutto consultando i link sottostanti.

… per il momento è tutto. Mi raccomando Stay Rock! Un Abbraccio dal Vostro Mr. Sandman

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by Mr. Sandman

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