Death Town Dingo

“Death Town Dingo”

di Death Town Dingo

15-07-2016

Casket Music Recods\COPRO RECORDS

Unable Records – Distro Digitale

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bio

Ispirati dalla rabbia e dal malessere nei confronti della decadenza del genere umano e della nostra società , e influenzati musicalmente dallo stoner rock , alternative- metal e dal grunge in tutte le sue sfumature, il progetto è iniziato nel 2014 nei pressi di Milano (zona est) da Michele , Carlo e Matteo che provengono da diverse esperienze precedenti (metal, punk, hardcore e grunge) , con l’intento di scrivere brani d’impatto ma senza tralasciare l’aspetto melodico.

Nel settembre 2016 usciamo per Casket Music e Copro Records ( Inghilterra ) e con la distribuzione digitale per Unable Records ( New Jersey – USA ) : l’uscita dell’album autoprodotto è stata sofferta e il progetto rischiava di restare incompiuto fino all’arrivo di Sergio alla batteria a luglio 2015 che ha finalmente dato potenza e carattere alla sessione ritmica. Il nostro primo singolo “Surfing on my Soul “è stato pubblicato sul nostro canale YouTube nel 2015. In seguito, è uscito il primo video ufficiale ” Fog and Cop ” disponibile da gennaio 2016, totalmente creato , prodotto, montato e realizzato dalla band . Intanto si sta già lavorando a nuovi brani per la possibile uscita del secondo disco a fine 2017. Look Out for Dingoes!

Death Town Dingo

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Ricordo ancora quei periodi che ci si alzava all’alba e ci si fiondava, saltando la scuola (ovviamente), di fronte al proprio rivenditore di dischi, pregando che avesse in negozio le copie dell’ultimo album della band del cuore… il rischio, spesso direi, era proprio che non fossero arrivati i fornitori tanto da farmi tornare a casa… ehm… a scuola, con la delusione in saccoccia. Stiamo parlando della metà degli anni ’80! Non c’era internet (non a questi livelli) le news le apprendevamo dai magazine in edicola o dalle radio. Certo potevamo telefonare e chiedere info senza fare la strada a vuoto… ma la strada non era mai a vuoto, perchè il solo fatto di trovarsi in un negozio di dischi era già tempo speso bene… ok… questo preambolo era per immedesimarvi in una sensazione di osmosi a distanza. Come se foste anche voi in quel negozio di dischi e sentiste il profumo di vinili, misto alla polvere che si depositava sulle loro copertine. Ecco, questo album omonimo ha il profumo nostalgico di quei vecchi vinili.

“Surfing on my Soul” rende proprio l’idea di quello che cerco di trasmettervi. Un metal composto con pochissime sfumature, come quelle a tratti “punk” di “What They Pray” e della bella “Fog and Cop” con un cantato “filastroccato”. Molto apprezzate “Waiting For You” dalla partenza ballad e le preferite, proprio in ordine di scaletta: “Say Something“, “You Have to Go Now” e “Pay“. Si è scritto bene, “vecchi vinili”, ma non perchè sono li accantonati in attesa che qualcuno li “adotti”, ma perchè questo album ha quel retrogusto malinconico di quei periodi, dove essere in quei contenitori in quei negozi di dischi, significava che eri un cazzo di artista che faceva metal, un artista… che faceva musica!
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lineUp